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Impianto di produzione di biossido di cloro

Perché il biossido di cloro è il metodo migliore?

Il biossido di cloro è un gas, di colore arancione giallognolo e odore simile all’ozono, altamente solubile in acqua.
La sua azione chimica e biochimica si basa sulla conversione in clorito durante il processo di disinfezione e la riduzione a cloro mediante semplici processi di degradazione chimica.
Il biossido di cloro non può essere stoccato, pertanto deve essere prodotto nel luogo dove se ne prevede l’uso.

Grazie all’elevato potenziale redox, il biossido di cloro esercita un’azione disinfettante molto più potente degli altri biocidi contro ogni tipo di germi e agenti contaminanti, quali virus, batteri, funghi e alghe.

Il potenziale di ossidazione è superiore, ad esempio, a quello del cloro, quindi è possibile utilizzare una minore quantità di prodotti chimici.
Il maggiore tempo di permanenza è un altro aspetto particolarmente vantaggioso in quanto consente una disinfezione selettiva.

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Anche i germi resistenti ai cloro, ad esempio la Legionella, vengono eliminati completamente dal biossido di cloro. Contro questi germi vanno adottate misure speciali poiché riescono ad adattarsi a condizioni che risultano letali per molti organismi, inoltre sono in gran parte resistenti ai biocidi.

La principale differenza tra biossido di cloro e cloro o ipoclorito è l’effetto graduale di degradazione della biopellicola a basso dosaggio. Una concentrazione di 1 ppm può uccidere praticamente tutti i batteri di Legionella annidati nella biopellicola entro 18 ore. Una riduzione marcata della biopellicola può essere ottenuta nello stesso periodo di tempo con una concentrazione di 1,5 ppm.

Inoltre, l’azione disinfettante del biossido di cloro è praticamente indipendente dal valore del pH, pertanto non presenta alcun problema d’uso in ambienti alcalini.


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Quali sono le regolamentazioni in merito all’uso di biossido di cloro per la disinfezione dell’acqua potabile?
In genere, è consentita la somministrazione di una quantità massima compresa tra 0,2 e 0,8 mg/l.
L’introduzione di biossido di cloro nell’acqua potabile deve avvenire in modo proporzionale alla quantità di acqua.
Il dosaggio va regolato con precisione e non può essere eseguito manualmente.
In caso di dosaggio con controllo della concentrazione all’interno di un circuito idrico chiuso, esiste il rischio che la concentrazione dei sottoprodotti superi il valore limite consentito.